L’insostenibile pesantezza di Ryanair

Nel fine settimana un mio collega ha dovuto cacciare 500 euro per tornare insieme alla moglie da una vacanza di qualche giorno in Puglia: biglietto a/r con Ryanair, all’andata gli è andata bene e al ritorno no. Il volo è stato cancellato. Così ha dovuto versare ad Alitalia una somma superiore a quello che aveva speso per tutta la vacanza. Molto peggio è andato a una famiglia che doveva rientrare con loro: viaggiavano in quattro, dovevano tornare a casa a Milano, e mille euro da spendere non ce li avevano.

Forse avranno anche loro, non so come, ripiegato su Alitalia. Che un domani potrebbe finire proprio a Ryanair, e che rende tutto il casino di questi giorni doppiamente significativo per noi italici passeggeri.

Ho fatto una verifica nella mia casella di posta elettronica. Ho trovato traccia di alcuni voli effettuati negli ultimi dieci anni: nel 2015 sono andato e tornato da Lisbona con moglie e un bagaglio imbarcato per 160 euro, l’anno prima ero andato e tornato a Londra con moglie e solita valigia per 200 euro, per altrettanto ero andato e tornato da Trapani per il Cous Cous festival del 2010 e per 20 euro ero andato e tornato da Dublino un anno prima.

Totale: 580 euro versati per 16 tratte (bagagli stivati inclusi), dunque 36 euro l’uno. Pochino, direi. E sono consapevole che chi viaggia e smanetta più di me è capace di spenderne anche meno, molto meno.

Ordunque mi chiedo: i miei voli valevano così poco quanto li ho pagati? Considerato che il prezzo non l’ho fatto io, mi viene da dire di sì. Se il valore fosse stato più alto, mi avrebbero fatto pagare di più. Perché a valore corrisponde prezzo.

Poi penso

  1. agli annunci fatti anche nel cuore della notte per vendere il gratta e vinci
  2. alle divise bruttine e molto usate delle hostess
  3. alle facce stanche degli steward
  4. all’odore tipo di minestrone o di pizzaccia scaldata che si sente appena si entra nell’aereo chiaramente non molto pulito
  5. ai bagagli a mano che pesano una tonnellata ma si fa finta di niente sennò ti fanno pagare la tassa
  6. a tutte le clausole capestro dei contratti di piloti e assistenti di cui ho letto oggi per l’ennesima volta
  7. in generale a quel senso di volere-e-non-potere, o meglio ancora di troppo-bello-per-essere-vero che circondava l’allegra brigata

Ecco, forse c’era qualcosa che non tornava. E che tuttora non torna.

Immaginiamo (e speriamo) che alla sicurezza non si deroghi  troppo, riconosciamo che in nome dell’essenzialismo si può rinunciare a un sacco di cose, ma… davvero possiamo pensare che viaggiare per pochi euro da un capo all’altro dell’Europa, sia non dico giusto (chi può dirlo?), non dico possibile (lo è), ma…. sostenibile?

Il casino di questi giorni mi mette il dubbio. Sul modello Ryanair, sul destino che incombe su Alitalia, ma anche un po’ sulle mie (nostre?) abitudini.

 

  • Benedetto |

    Inconsapevoli passeggeri che pretendono di poter viaggiare in totale sicurezza,a bordo di super low cost che risparmiano anche sull’ aria che respirate .

  • Gigi |

    O’leary sa fare business, a differenza di quelli che menzionano alitalia, visto che ha una flotta di 400 aerei direi che il business lo sa fare.
    Alitalia merita di fallire e basta, come sono fallite Sabena, Swissair e tante altre, eliminare le mele marce, i sindacati e la dirigenza che su non ha ben chiaro come far girare una compagnia.
    Smettiamola anche con il discorso della manutenzione, visto che i check vanno fatti per legge.

  • Sergio Pregliasco |

    Sono un anziano Comandante Alitalia, entro pochi mesi andro’ in pensione. Mi auguro, e vi auguro,che Ryanair si aggiudichi l’acquisizione di Alitalia, cosi’ tutti potranno capire bene quanto viene detto nell’articolo.
    Quando si pagano le cifre menziounate per un biglietto aereo, una persona sana di mente e in grado di intendere e di volere, dovrebbe capire da se che si tratta di una truffa.
    Adesso, forse qualcuno incomincia ad accorsene, ma non si ancora capito la dimensione della truffa. Oliry è un maestro delle truffe, ma in Italia è un ” dilettante” al confronto di altri. Alcuni dati sono sotto gli occhi di tutti ma nessuno li vede. E chi dovrebbe vederli continua a fregarsi le mani. Quando arrivai in Alitalia eravamo la quinta compagnia aerea al mondo avevamo una flotta di proprietà, immobili, come il grattacielo dell’ Eur, interi piani di edifici nelle vie centrali delle maggiori città del mondo. Tutto di proprietà dell’ Alitalia. Quindi dell’ IRI, quindi dei Cittadini italiani. Di quei Cittadini , come mio padre, che hanno sempre pagato le tasse. Magari senza mai essere saliti su un aereo nella propria vita.
    Tutto sparito, due fallimenti. Tutto abilmente rubato con abilissime truffe organizzate dalle banche con la complicità della classe politica.
    Per capire quanto sia assolutamente vero e sotto gli occhi di tutti, per esempio, basta leggersi l’ accordo per la gestione e lo sviluppo dell’ aeroporto di Fiumicino.
    Altro che mercato. Ma ci sveglieremo mai ?
    Io ho seri dubbi, comunque in pensione, non mi strapperò i capelli se Alitalia verrà regalata ad Oliry o qualcun’ altro.
    Sono più reoccupato per il futuro dell ‘ INPS , soprattutto dopo le ultime dichiarazioni del numero uno dell’istituto che sostiene che il futuro delle pensioni verrà garantito dagli immigrati. Anche qui mi chiedo se si tratta di mente ” sana” a di qualcos’altro?

  • fabio |

    Sono un tecnico aeronautico da 20 anni assunto in Alitalia. Finalmente qualcosa sta facendo svegliare le menti dei passeggeri non è possibile pagare poco e avere le stessi stessi servizi almeno nella manutenzione io vi assicuro che viaggiare con Ryanair e viaggiare con una compagnia aerea di bandiera come alitalia non è la stessa cosa. Voi passeggeri che prendete Ryanair se aveste un figlio che lavora alla Ryanair vergogneresti di comprare e di regalare i soldi alla compagnia aerea che sfrutta in maniera assurda i dipendenti

  • D4VID |

    É tutto esattamente come é scritto nell’articolo. Pur di pagare una tratta 19,99€ l’italiota si fa andar bene tutto e spazza via in un secondo qualsiasi pensiero negativo dalla mente perché con quel prezzo ha fatto davvero l’affare della sua vita (sperando vada tutto bene)…ma davvero vuoi pensare sufficiente che 19,99€ siano sufficienti per andare dal punto A al punto B in aereo considerando che con quel
    Prezzo non ci fai neanche 100km in auto?
    Ricordatevi che lassù stiamo in un tubo di metallo sparato in aria a 900km orari e la competenza nonché il riposo adeguato del personale addetto a quelle operazioni é a dir poco FONDAMENTALE.
    Lavorare lassù non è certo come fare la cassiera alla Lidl quindi finiamola con i luighi comuni del tipo che sono troppo pagati o hanno trattamenti diversi. DEVONO averli e devono essere in grado di lavorare serenamente perché sulla testa dei piloti incombe una responsabilità civile e penale riguardo il “carico” trasportato, ovvero noi passeggeri.
    Quindi finiamola di giustificare questi buffoni dell’aria che sfruttano il personale e se ne fregano totalmente delle regole di mercato e dei diritti dei passeggeri

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