Vent’anni fa nasceva Wikipedia, vent’anni fa – armato di un paio di collaborazioni e della mia prima connessione 56k da casa – iniziavo a rendermi conto che probabilmente avrei fatto il giornalista.
Il fatto che l’enciclopedia digitale abbia segnato tutta, o quasi, la mia avventura professionale mi induce a formulare un sincero e ragionato grazie, accompagnato da qualche punto di domanda.
Il primo grazie è per aver fatto sentire il sottoscritto, come centinaia di milioni di persone, con le spalle coperte. Se la rete, accessibile ed esplorabile googlando in lungo e in largo non è stata un pozzo senza fondo in cui perdermi il merito è anche suo. Con Wikipedia, alla fine, qualcosa di buono si è sempre trovato. E il pozzo non mi ha inghiottito.
Il secondo grazie è per avermi incuriosito, su tante cose che non avrei mai immaginato.
Il terzo grazie è per avermi fatto capire che il valore aggiunto del giornalista non è solo dare informazioni ma metterle in fila. Anzi, forse saperle mettere in fila è pure più importante.
Resta un punto di domanda. Che attiene più alla pancia che alla testa, forse: Wikipedia è come avere il frigorifero sempre pieno. Tante cose, così tante cose e tanti gusti e colori e sapori che alla fine si mangia tutto e niente. E si cucina poco, e non si fa mai la spesa.
Ecco, sì. Wikipedia mi ha anche un po’ viziato.
Ma GRAZIE lo stesso.
(immagine di Illustrated by Jasmina El Bouamraoui and Karabo Poppy Moletsane – Wikimedia Foundation)