Poco dopo le 23, alla diffusione dei primi exit polls, il primo lancio d’agenzia in lingua inglese relativo alle elezioni italiane è arrivato da Reuters. Che ha subito profilato lo scenario di hung Parliament, di un Parlamento “bloccato” per via di una maggioranza impossibile da comporre.
Troppo bello per essere vero.
Nel cuore della notte i mercati erano tutti chiusi, ma quelli valutari di fatto sono sempre aperti e così l’euro ha premuto sull’acceleratore nei confronti del dollaro, e chi lavora sui futures legati al Ftse Mib (cioè gli indici previsionali sulla Borsa di Milano) ha notato una piccola impennata. Poco dopo la mezzanotte, quando sono arrivate le prime proiezioni che progressivamente hanno definito la vittoria di 5Stelle e Lega (capaci di superare il 50% insieme a Fratelli d’Italia), l’immediata inversione di tendenza.
Oggi, lunedì, quando si avrà un’idea più chiara della ripartizione dei seggi, teste e algoritmi di mezzo mondo potranno cimentarsi con scenari più compiuti. Certo è che per gli investitori internazionali non c’è niente di meglio di un’Italia in esercizio provvisorio, con la politica sterilizzata nelle sue parti più estreme e dunque incapace di far danni veri.
Handle with care, please.